
Ecografia, cosa c’è dietro una sonda ecografica?
Anche a voi sarà capitato di assistere qualche volta ad un’ecografia? Oppure ne avrete visto qualche immagine in rete? Oppure avete assaggiato il frescore di una sonda ecografica impregnata di gel? E che dire delle bevute d’acqua quando si va dal ginecologo per farne una?
Ma… vi è mai capitato di dare un’occhiata più approfondita a queste apparecchiature biomedicali e le metodiche diagnostiche? Cos’è l’ecografia? L’ecografia è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza ultrasuoni emessi da una particolare sonda ecografica, che appoggiata sulla pelle del paziente, consente di visualizzare organi, ghiandole, casi sanguigni, strutture sottocutanee ed anche strutture muscolari e tendinee in numerose parti del corpo. Durante l’esecuzione dell’ecografia, l’area da esaminare viene inumidita con un apposito gel, non tossico. Questo, consente una migliore trasmissione degli ultrasuoni attraverso il corpo umano.
Sonda ecografica
Il trasduttore ecografico è uno strumento che trasforma energia elettrica in energia meccanica, sotto forma di onde ultrasonore, e viceversa (cioè trasforma onde ultrasonore in impulsi elettrici). Per tale caratteristica, questo tipo di trasduttore è chiamato talora anche trasduttore duplex.
Con questo incipit tecnico abbiamo voluto evidenziare la complessità di questo mondo, che corrisponde a quello medico-scientifico. Per questo motivo la tecnica dedicata alla riparazione delle sonde ecografiche è una scienza in continua evoluzione. Un’arte raffinata che si trasmette di generazione in generazione e, una cosa che non bisogna mai dimenticare però è il talento umano.